domenica 10 aprile 2011

Pubblicato il volume della “Relatio et Vota” sulle virtù eroiche del servo di Dio mons. Dimiccoli Viviamo in una società in cui corriamo continuament


Pubblicato il volume della “Relatio et Vota”
sulle virtù eroiche del servo di Dio mons. Dimiccoli

Viviamo in una società in cui corriamo continuamente, dicendo di “aver sempre da fare”; eppure, mai come oggi si perde tanto tempo per cose futili. Pensiamo solo alle innumerevoli chiacchiere (chat!) informatiche o televisive, o alle intere nottate trascorse “in compagnia” o “per sballo”, che non ci aiutano a crescere, anzi, contribuiscono ad aumentare il vuoto e le frustrazioni dentro di noi. Il più delle volte si ha paura di restare soli, per non guardarsi dentro. I santi, invece, ci insegnano che se è vero che l’impatto col deserto fa paura, subito dopo scopri dentro di te Colui che “è più intimo a te stesso”, che riempie la tua vita, cambiandola.
Non è un caso che il nostro Santo Padre Benedetto XVI, fin dall’inizio del suo pontificato, ogni mercoledì, durante l’Udienza Generale rivolta ai fedeli provenienti da tutto il mondo, ha fatto la scelta di presentarci la vita dei santi “parola attualizzata di Dio”.
Con tale scelta egli - grande intellettuale! - ci sta dicendo che ciò che conta non sono “le parole che ci sbattiamo o ci sbattono addosso” ma la feconda testimonianza di esistenze nutrite dall’ascolto silenzioso e orante della parola di Dio. In tal modo i Santi diventano i nostri veri teologi e maestri di vita.
Uno scrittore austriaco affermava: “Un commento al Vangelo non bisogna scriverlo ma viverlo. E ci sono molti più commenti viventi al Vangelo di quanto possa sembrare”. Don Raffaele Dimiccoli è uno di questi commenti altamente qualificati, poiché nel corso della sua esistenza terrena si è lasciato pervadere dalla Sapienza Eterna, vivendo un rapporto intimo, vivo, quasi sensibile con Dio. Sono in molti che, accostandosi a lui o fissandolo mentre pregava, si convincevano che quel sacerdote parlasse direttamente con Dio o addirittura Lo vedesse - tanto il suo volto era trasfigurato e luminoso - e ne venivano contagiati.

Tutto ciò lo hanno colto perfino i nove Consultori Teologi chiamati in causa dalla Congregazione delle Cause dei Santi nell’esaminare e nel dare un giudizio circa l’eroicità delle virtù del nostro Servo di Dio. Così si esprime il Consultore Teologo nel voto V: “Egli [don Dimiccoli] si presenta come un modello di prete e di guida spirituale totalmente dedito al prossimo nel suo ministero, intimamente unito a Dio, fedele servitore della Chiesa, fulgido esempio di abnegazione e umiltà”. Ancora più incisivo è il Consultore Teologo che ha espresso il voto VII, il quale, tra l’altro, afferma: “Sinceramente, leggendo la Positio del Servo di Dio, mi sono fatto la convinzione motivata di avere davanti a me ‘un grande santo’: non perché pesava 130 kg [in età giovanile], ma perché dimostra di possedere un corredo completo ed eminente delle virtù cristiane; e questo lo dico senza ‘se e ma’. Sono tante le persone che hanno attestato e fondato in modo convergente questa mia convinzione”.
Ora questi voti positivi dei Consultori sono confluiti in un corposo volume “Relatio et Vota…”, di recente dato alle stampe dalla Tipografia Nova Res di Roma. Tale volume, unitamente alla precendente “Positio super virtutibus et fama sanctitatis” di mons. Dimiccoli, quanto prima, saranno oggetto di esame per la discussione dell’Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi che a loro volta esprimeranno un ulteriore giudizio in merito, prima di passare a quello definitivo del Papa, il quale autorizzerà il Dicastero Vaticano alla promulgazione del decreto circa le virtù eroiche esercitate da mons. Raffaele Dimiccoli, che così potrà essere dichiarato “Venerabile”. È auspicabile che ciò avvenga prima del prossimo 30 luglio, data centenaria di ordinazione sacerdotale del nostro impareggiabile Servo di Dio.

Mons. Sabino A. Lattanzio
Postulatore Diocesano


immagine e testo tratti da:
www.dioeifratelli.it